Svami Prajnanpad: DISEDUCARSI

"I nostri pensieri sono delle “citazioni”, le nostre emozioni “delle imitazioni”. Noi non siamo mai noi stessi, mai dipendenti soltanto da noi stessi."

ENTRETIENS avec SVAMI PRAJNANPAD


Il bambino nasce sprovvisto di tutto, e tutto ciò di cui ha bisogno lo prende dall’ambiente che lo circonda.

Si impregna delle idee, delle emozioni, dei pensieri, delle azioni del suo entourage.

Considerate la sua inesperienza e la sua dipendenza, tutto ciò risulta perfettamente giustificato e addirittura indispensabile a questo stadio del suo sviluppo.

Ma la maggior parte di noi continua a fare lo stesso anche dopo esser diventati adulti.

I nostri pensieri sono delle “citazioni”, le nostre emozioni “delle imitazioni”.

Noi non siamo mai noi stessi, mai dipendenti soltanto da noi stessi.

Assorbiamo le idee, le opinioni, i pregiudizi, le attrazioni e le repulsioni, le atmosfere e i comportamenti che sono disponibili nel nostro ambiente senza esaminarle, senza verificarle.

Ne consegue che dobbiamo innanzi tutto sbarazzarci di tutte le dicerie, i pregiudizi, le superstizioni, le attrazioni, le repulsioni, le tradizioni, le credenze, etc… per cominciare una nuova vita.

Essere il discepolo di qualcuno, non significa imitarlo.

Le scimmie scimmiottano, imitano.

L’imitazione non è degna di un essere umano.

Un bambino può imitare, ma non un adulto.

Un adulto deve esaminare attentamente i suoi pensieri, le sue emozioni, le sue credenze e le sue superstizioni, le sue abitudini e i suoi metodi di lavoro.

Deve esaminare e comprendere ciò che è favorevole e rigettare ciò che non lo è.

Deve diventare cosciente d’ogni pensiero, di ogni emozione, di ognuna delle sue azioni.

Bisogna provare tutto, e verificare se è compatibile con la ragione.

Questo pensiero, questa emozione è vera?

Quest’azione è giusta?

Questo metodo è il migliore?

Se è cosi, benissimo.

Se non è così, bisognerà fare qualche cosa per rettificare.

Così facendo si diventa capaci di pensare per se stessi e di agire secondo ciò che realmente siamo.

Io pulisco i miei occhiali.

Lo sto facendo correttamente o sto solo imitando gli altri?

Esiste un metodo migliore per farlo?

Se si, dovrò impiegarlo e abbandonare il vecchio metodo.

Bisogna rimettere tutto in questione, le grandi come le piccole cose e agire in funzione di ciò che siamo.

Il primo passo consiste nel disfarsi di tutti i pensieri, le emozioni e le azioni che vengono dall’esterno.

Diseducarsi.

Sbarazzarsi completamente di un oggetto caro, di una repulsione o di una credenza a un Dio personale, del paradiso, dell’inferno o di una qualsivoglia pratica religiosa.

Esaminare ogni elemento del vostro preteso sapere.

Avete trovato qualcosa nel contesto del vostro ambiente senza esaminarlo?

Allora, esaminatelo adesso e conservatelo solamente se si avvera fondato.

E’ una tradizione che proviene dai vostri genitori?

Verificate se tutto ciò riposa su una ragione valida.

Sennò, abbandonatela.

E’ una superstizione?

Non tolleratela più.

E’ una diceria?

Esaminatela attentamente.

Avete agito sempre cosi?

Allora verificate se è il modo migliore e, sennò, cambiate.

Tutte le vostre credenze sul Karma, la reincarnazione, il destino, il paradiso, l’inferno, il bene ed il male sono ben fondate o sono incerte ?

Se è cosi, mettetele da parte provvisoriamente.

Rimuovete tutte queste tele di ragno e pulite la vostra casa.

Cosa fare della fede nella quale voi siete cresciuti ?

La religione induista sacra è santa ?

Anche questo bisogna esaminare con un occhio critico.

Per far ciò, bisogna che voi abbiate i vostri propri riferimenti.

Prendete dunque come riferimento tutto quello che vi sembra ragionevole e rigettate ciò che è contrario alla vostra esperienza e alla vostra conoscenza.

Non perseguite nulla alla cieca.

Related Posts

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna in alto