Svami Prajnanpad: RI-EDUCARSI

"Bisogna esaminare con calma ciò che è. Come stabilire la differenza entro ciò che è e ciò che crediamo? Quali sono le nostre esperienze dirette?"

ENTRETIENS avec SVAMI PRAJNANPAD


Se rigettassimo tutto ciò che abbiamo pazientemente costruito nel corso degli anni, non resterà nulla e ci sentiremmo come dei naufraghi.

Potremmo ritrovarci completamente sperduti a causa del vuoto percepito tutto intorno.

Ma non bisogna abbandonare nulla alla desolazione.

Bisogna ripartire con ardore su delle nuove basi e ricostruire la propria personalità, passo dopo passo, su delle evidenze solide e inconfutabili.

Bisogna aver fiducia in se stessi, fiducia nel fatto che si possa conoscere la verità direttamente e procedere con energia e determinazione.

Bisogna esaminare con calma ciò che è.

Come stabilire la differenza entro ciò che è e ciò che crediamo?

Quali sono le nostre esperienze dirette?

Come separare queste ultime dalla massa confusa e intricata  delle opinioni e delle credenze che vengono dall’esterno.

Bisognerà custodirle se sono vere, se corrispondono a dei fatti d’esperienza o di conoscenza.

Mettete da parte tutto ciò che non avete osservato o esaminato direttamente.

Quindi, con il nucleo delle idee, delle emozioni e delle azioni che restano, potete cominciare a costruire, passo dopo passo, una super struttura a partire solamente da ciò che viene dall’esperienza e dalla conoscenza diretta e rigettando tutto ciò che, in queste, non trova fondamento.

Bisogna interrogare ogni nuova idea che si presenta, interrogarla lungamente e accettarla solamente se si rivela vera.

In questo consiste la ri-educazione.

Dis-educarsi in primo luogo per poi ri-educarsi in seguito.

Non potete costruire nulla su delle vecchie strutture.
Se lo fate, prima o poi tutto crollerà.

Non fate nessuna eccezione nemmeno rispetto a quelle idee o a quei pregiudizi che vi sono più cari.

Bisognerà gettare tutto senza alcuna eccezione.

Soltanto in presenza di queste solide fondamenta potrete costruire di nuovo.

Utilizzate soltanto le pietre tagliate con lo scalpello dell’esperienza e della conoscenza.
Queste ultime dovranno superare, poi, prove di resistenza e stabilità.

Dovranno esser costituite di verità, dovranno essere portate dall’esperienza diretta dei sensi (Pratyaksha), provenire dalle cave della ragione (Anumana), completate attraverso quelle che arrivano dal giudizio dell’intuizione.

Parole di Svamiji

Lascia che gli altri dicano ciò che gli piaccia dire.
Non dire nulla a meno che non ti venga chiesto in buona fede.
Conoscere è essere!
E’ l’azione che determina se la conoscenza è certa.

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