Romito Anacoreta
www.Jnana-Yoga.info
La scienza occidentale misura oggetti: qualsiasi tipo d’oggetto…
Dagli oggetti più piccoli a quelli più grandi: atomi, stelle, tempo, distanze, quarks, neuroni, tessuti, di tutto…
Attraverso questo misurare, la scienza intende stabilire delle regolarità: delle leggi “universali”, che siano valide sempre ed ovunque.
C’è solo un piccolo problema con questo approccio: gli oggetti sono infiniti… l’universo è infinito…
Rispetto a cosa, oltretutto, l’universo potrebbe dirsi “finito”…
Ciò che è infinito, per definizione della stessa scienza occidentale, è incommensurabile: misurarlo non ha senso.
Tutte le leggi scientifiche formulate finora spiegano a malapena un dieci percento dell’energia e della materia visibile; e da millenni ormai la scienza sta cercando i limiti inferiori e superiori di quanto ci è possibile “vedere”.
Come puoi sperare di trovare leggi, limiti e regole, in ciò che non ha fine?
Come puoi sperare di trovare leggi in ciò che è eternamente cangiante e in cui tutte le possibilità, per definizione, sono date?
La ricerca su di un oggetto infinito, non può che essere essa stessa, infinita…
Che cos’è tutto ciò se non soltanto, allora, Illusione, Sogno, Maya, Ignoranza ( Avidyā )
Perché non cambiare il punto d’osservazione, l’”oggetto” osservato?
Osserva Te Stesso !